giovedì 23 dicembre 2021

Lettera di Natale

25 Dicembre 2021 

Lettera di Natale 


Carissimi,

Questa lettera è per Voi che mi avete scelta come vostra psicoterapeuta, che mi leggete con tanta attenzione o che mi ascoltate con il cuore e la mente aperti.

Desidero ringraziarVi e farVi sapere che siete per me un vero dono, e che per quanto non possa e non voglia fare riferimenti personali, mentre scrivo penso a ciascuno di Voi e per ciascuno di Voi saprei bene cosa chiedere in dono: che poteste guardarvi con i miei occhi. Sì, chiedere, perché sono consapevole di non poter essere io a donarvi ciò di cui avete bisogno. Ma posso accompagnarvi e aiutarvi a fare luce sui vostri bisogni, a dare loro nome e soprattutto dignità, attraverso la nostra relazione asimmetrica, professionale, ristretta in confini tanto difficili da comprendere, quanto necessari, eppure cosi profonda e capace di trasformarci. 

Perché anche io mi trasformo stando in relazione con ciascuno di Voi, ed è questa la magia: potersi incontrare nel profondo, lasciare che le anime si sfiorino, e che l’incontro non ci lasci mai come ci ha trovati.

Mi sento fortunata ad avervi incontrati, e vivo la fine di ogni percorso, già avvenuta o che primo poi dovrà avvenire, come una separazione che profuma di autonomia e di forza interiore ritrovata e risanata, ma che non per questo è meno dolorosa. Quando penso a questa parte difficile del mio meraviglioso lavoro, alla quale spesso mi preparo interiormente e spiritualmente con introspezione e accettazione del mistero, cerco di spostare l’attenzione dalla sofferenza di tutti questi lutti che si ripetono alla gratitudine profonda per la possibilità che mi è stata data di conoscerVi e di poter comunicare a un livello cosi profondo. Credetemi se Vi dico che la nostra relazione non ha nulla di meno, in termini di intensità e valore, rispetto alle altre che intesso nella vita di tutti i giorni. 

Al contrario.

Ma una relazione di cura, nel senso più o meno stretto di questa espressione, per essere tale necessita di confini. So, lo sento, che spesso questo aspetto Vi crea fastidio e frustrazione, e Vi induce talvolta a ingenui tentativi di superamento dei limiti o a alla messa in atto di inconsce rivendicazioni: insieme lavoriamo sugli uni e sulle altre, proprio come si fa con un impasto di farine grezze, e lo facciamo a più riprese, lasciando lievitare, occupandoci poi di altro, per poi tornare a a rinfrescare l’impasto che, ne sono certa, diverrà alla fine buon pane per tutti noi. 

Benediciamo, dunque, questi confini, che ci tolgono ma che ci danno, e che ci consentono di incontrarci nelle parti più profonde ma di farlo in modo sicuro, sano e trasformativo.

Forse li ho appena superati io questi limiti, in punta di piedi, con questa mia lettera, dono di Natale per voi, personale pur nella sua timidezza, per il solo tempo necessario a dirVi grazie, per la fiducia, per la stima e per il bene che mi volete. Sappiate che tutto questo lo sento e lo ricambio: fiducia, stima e bene. Un grande bene e una grande voglia di bene.

Concludo questa mia per Voi, con l’augurio che possiate in questo Natale accorgerVi di quanto di buono c’è nella vostra vita e degli sguardi che Vi circondano: il mio è colmo di stupore e di gratitudine.

Custodisco uno spazio in me per ciascuno di Voi, e Vi sono vicina anche nell’apparente distanza. 

Buon Natale,


Maria Grazia


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